Torna al sito

Prenotazione esami online
Prenota subito il tuo appuntamento in maniera facile e veloce
Ti ricontatteremo per confermare la prenotazione
Prenotaora header
Privacy *


L’OSTEOPOROSI è una malattia caratterizzata da una riduzione della massa ossea, cioè della quantità dell’osso, e da un’alterazione della sua architettura, cioè della qualità. Questo porta a una maggiore fragilità dell’osso e lo espone al rischio di fratture, la più grave tra le conseguenze della malattia.
Le regioni più frequentemente coinvolte sono l’anca, la colonna vertebrale toracica e lombare, il polso e la spalla.
Molto spesso questo impoverimento progressivo dell’osso si verifica senza sintomi, così che la malattia, se non ricercata con esami specifici in sede di prevenzione, viene poi evidenziata in occasione di una frattura, che può derivare anche da un trauma di lieve entità.
L’incidenza dell’osteoporosi e le fratture correlate aumentano con l’aumentare dell’età fino a colpire una donna su tre e un uomo su cinque nell’arco della vita.
L’osteoporosi può essere prevenuta, diagnosticata (prima delle complicanze) e trattata per ridurre il rischio di incorrere in una frattura.
La MOC, ossia la Mineralometria Ossea Computerizzata, è un esame di cui ci si avvale per misurare la quantità di calcio presente nelle ossa.
Serve a determinare se la mineralizzazione si è ridotta e se è già comparsa l’osteoporosi. Si rivela dunque utile soprattutto per le donne in menopausa, che sono ritenute i soggetti più a rischio di demineralizzazione ossea.
La MOC è una densitometria, indica quindi la densità in sali minerali dell’osso, fornendo un grado di osteoporosi, in quanto questa patologia è caratterizzata da una riduzione del contenuto di sali di calcio dell’osso.
La MOC non necessita di alcuna preparazione specifica e dura pochissimo, circa tre minuti: il paziente viene fatto sdraiare su un lettino dove lo strumento di emissione dei raggi X, situato sotto il materassino, è accoppiato a un braccio mobile che contiene il rilevatore dei raggi e che scorre lungo il corpo.
Il nostro centro dispone di apparecchiature MOC con DEXA le quali sono in grado di definire il problema molto meglio rispetto agli ultrasuoni e con una dose di radiazioni più bassa della TAC. Le macchine DEXA uniscono quindi la precisione di una TAC alla mancanza di radiazioni degli ultrasuoni.

La vera prevenzione del tumore al seno è la diagnosi precoce, in quanto consente di poter individuare anche lesioni molto piccole.

Scoprirlo tempestivamente cambia in positivo la prognosi.

La prevenzione del tumore al seno salva la vita.

E’ una tecnica di studio che utilizza i dati ottenuti da un esame di tomografia computerizzata TC (TAC). Effettuato dopo aver insufflato anidride carbonica nell’intestino tramite una piccola sonda rettale. Le immagini ottenute sono inviate ad una stazione ed elaborate con un software che permette di produrre immagini bi e tri dimensionali. Il medico radiologo ha così la possibilità di osservare le ricostruzioni e di navigare virtualmente nel colon; rilevando lesioni della mucosa fino a 2 mm. di spessore, facilitando il compito al chirurgo internista per un eventuale prelievo bioptico, unico limite della metodica. La Cad Colon 3 D e’ una ottima metodica per Lo screening delle patologie del colon dovute spesso a familiarita’.
Nella foto la TC (TAC) TOSHIBA AQUILON 32 slices, attiva presso il Nostro Centro.
La polmonite da Covid-19 scoperta con una normale radiografia effettuata al letto del paziente. E’ il progetto messo a punto da “DeepTrace Technologies”, una societa’ spin-off della Scuola Universitaria Superiore Iuss di Pavia. Il metodo consente di riconoscere la presenza della polmonite interstiziale causata dal coronavirus. La scoperta e’ stata possibile attraverso la collaborazione con un gruppo di ricercatori clinici dell’Universita’ di Milano Bicocca, dell’Universita’ Statale di Milano, del Cnr, dell’Irccs Policlinico San Donato e dell’Ospedale San Gerardo di Monza. Il progetto e’ stato sviluppato “allenando” la piattaforma di intelligenza artificiale di “DeepTrace” a individuare e riconoscere le caratteristiche che differenziano le immagini radiografiche dei polmoni di soggetti affetti da coronavirus, rispetto ai polmoni di soggetti con sintomatologia simile ma non con malattia da Covid-19. “Il vantaggio di questo metodo – si legge in una nota dello Iuss di Pavia – e’ la sua rapidita’ di risposta, il basso costo, la possibilita’ di essere effettuato al letto del paziente, anche al suo domicilio attraverso sistemi radiografici portatili.
Il metodo e’ stato sperimentato su oltre 600 pazienti della Lombardia: ora dovra’ essere ‘addestrato’ su una casistica e provenienza geografica ancora piu’ ampia per poterne aumentare le prestazioni”. Il primo lavoro scientifico e’ stato reso disponibile online il 10 aprile e descrive come e’ stato messo a punto e verificato il metodo ottenendo ottimi risultati in termini di sensibilita’ e specificita’ diagnostica. Christian Salvatore, ricercatore dello Iuss e Ceo di “DeepTrace Technologies”, e’ fra gli autori. La radiografia del torace consente un primo inquadramento dei pazienti con coronavirus, soprattutto in Pronto soccorso, e puo’ indirizzare la diagnosi anche verso altre possibili cause di patologia polmonare, diverse dall’infezione da Covid-19

Oggi alla pag. 3 del Resto del Carlino, troverete una importante informazione riferita alla Risonanza Magnetica Nucleare ad alto campo (1,5 Tesla) “Philips” attiva presso il nostro Centro Diagnostico.

La Risonanza Magnetica Aperta è costituita da un magnete a basso campo che nasce per lo studio della patologia muscolo-scheletrica con l’intento di contenere i costi d’acquisto, d’installazione e di manutenzione che sono notevolmente inferiori rispetto a alla Risonanza Magnetica tradizionale chiusa ad alto campo.
I limiti principali della Risonanza Magnetica Aperta a basso campo derivano dalle caratteristiche strutturali di questi apparecchi che hanno un basso rapporto segnale/rumore che determina immagini di qualità modesta.
In questi apparecchi per migliorare la qualità delle immagini è necessario aumentare lo spessore della sezione in esame, che riduce la possibilità di rilevare reperti fini e fare pertanto diagnosi accurate ed aumentare il numero di acquisizioni, che inevitabilmente aumenta il tempo di esecuzione degli esami.
Con le Risonanze Magnetiche a basso campo inoltre non è possibile utilizzare tecniche sofisticate quali la spettroscopia, la perfusione, la diffusione e tecniche di sottrazione del grasso oramai irrinunciabili nella pratica clinica nella maggior parte dei distretti corporei. Queste tecniche necessitano di un alto campo, omogeneo con sistemi di gradiente potenti che gli apparecchi aperti a basso campo non possono avere per definizione.
Gli studi di confronto tra Risonanza Magnetica Aperta (a basso campo) e chiusa (ad alto campo) sulle performance diagnostiche della patologia muscolo scheletrica sono contrastanti, ma la maggior parte degli autori concorda sulla maggiore accuratezza degli apparecchi ad alto campo nella individuazione e caratterizzazione delle lesioni muscolo-scheletriche fini.
Non esistono invece studi di confronto per quanto riguarda altri distretti corporei, quali lo studio dell’encefalo, del testa-collo, del mediastino, dell’addome e della pelvi per la schiacciante superiorità della Risonanza Magnetica Chiusa ad alto campo.
La Risonanza Magnetica Aperta a basso campo non può inoltre effettuare studi vascolari e lo studio del cuore.
Siamo stati tra i primi in Italia, come Centro privato convenzionato ad installare, nell’anno 2012, una Risonanza aperta modello “Paramed MRJ 3300XT”, e per garantire un maggior comfort offerto ai nostri pazienti claustrofobici, la quale affiancava la già attiva Risonanza Magnetica ad alto campo Philips da 1,5 Tesla. Nel dicembre del 2017 dopo equilibrate ed attente valutazioni di politica aziendale, la stessa è stata disinstallata dal nostro Centro. La Risonanza Magnetica Aperta ha comunque l’innegabile vantaggio del maggior comfort per il Paziente claustrofobico, che però può essere facilmente superato anche con la Risonanza Magnetica Chiusa ad alto campo ed alta sensibilità.
Il Centro di Diagnostica per Immagini Blandini, per una più efficace e specifica finalità diagnostica ha scelto di di concentrare la sua massima eccellenza su una delle migliori Risonanze Magnetiche Chiuse, “PHILIPS” ad alto campo da 1,5 Tesla (nella foto).
Inoltre mette a disposizione dei pazienti claustrofobici un percorso particolare che prevede un’assistenza specifica da parte del personale medico e paramedico.

La Dr.ssa Alessandra Blandini, medico radiologo e amministratore unico del Centro Diagnostica Blandini di Pesaro, ospite del giornalista di Calabria 7 , Danilo Colacino.

Vedi il video.

Direttore sanitario: Dr.ssa Alessandra Blandini
Viale Giuseppe Verdi, 28
Via Giuseppe Picciola, 7
61121 Pesaro (PU)
Tel: 0721 34497 - 0721 64377
info@diagnosticablandini.it
ORARI
Lun – Ven: 08:00 – 19:00
Sab: 08:00 – 18:00